Ma sono veramente gratuite le piattaforme open source?
Open source è gratis? La risposta rapida è: apparentemente sì, ma la realtà è più complessa. Le piattaforme open source permettono di avere un sito con pochi costi iniziali, ma dietro la parola “gratis” si nascondono aggiornamenti continui, gestione tecnica, compatibilità dei plugin e manutenzione costante.
I costi nascosti dell’open source
- Ogni aggiornamento può richiedere tempo tecnico e verifiche sulle personalizzazioni già fatte.
- Plugin e funzionalità aggiuntive spesso hanno versioni gratuite limitate: le funzioni avanzate costano.
- Backup, sicurezza, compatibilità con server e altri servizi diventano responsabilità dell’azienda o del personale tecnico.
- Il rischio di errori, crash, incompatibilità o vulnerabilità aumenta se non si dispone di competenze esperte.
Open source è gratis? Forse solo se ti arrangi
Un CMS open source può sembrare un’opportunità senza spese, ma se il progetto è aziendale e strutturato, “gratis” spesso significa fare tutto da soli o affidarsi a personale inesperto, accumulando problemi e ritardi. L’esperienza insegna che, su un arco temporale di 5-8 anni, un progetto su misura con sviluppo controllato e assistenza tecnica costante risulta più efficiente, sicuro e meno dispendioso.
Quando conviene davvero il su misura
- Se vuoi controllo completo su funzionalità e aggiornamenti.
- Se il tuo business richiede personalizzazioni e strumenti avanzati.
- Se vuoi evitare interruzioni o compatibilità fragile tra aggiornamenti.
- Se il sito deve essere uno strumento di lavoro, non un hobby.
In sintesi, il “gratis” dell’open source è un’esca: può funzionare per progetti sperimentali o piccoli, ma per un sito aziendale strategico serve competenza, esperienza e un approccio su misura. Alla lunga, investire in un progetto controllato riduce rischi, tempi e costi imprevisti.
